The Will Of The Many – La Volontà dei Molti. La recensione
Primo capitolo della serie epic fantasy Hierarchy, The Will Of The Many – La Volontà dei Molti è approdata in Italia con Fanucci Editori il 19 aprile 2024. Con questa nuova storia, l’autore australiano James Islington – già noto per la trilogia high fantasy The Licanius Trilogy – narra le vicende di Vis, un orfano dal passato tormentato, e della sua sopravvivenza all’interno di un ambiente competitivo e spietato come quello della Gerarchia. Quando Vis attira le attenzioni di un esponente della classe dirigente e viene assoldato come spia, tra intrighi politici, sfide mortali e accademie magiche, Vis dovrà sbrogliare la matasse di segreti che si cela dietro la morte del fratello del suo padre adottivo. Altrimenti, sarà costretto a finire in una prosciugatrice e a cedere la propria volontà.
The Will Of The Many: la trama
La Repubblica cateniana, nota come Gerarchia, potrà anche governare il mondo, ma non può conoscere ogni cosa.
Il mio nome è Vis Telimus e sono un orfano, o almeno è ciò che ho dichiarato di essere per poter entrare nella prestigiosa Accademia. I precettori mi credono quando prometto che una volta concluso il percorso di studi mi unirò al resto della società civilizzata per cedere la mia volontà – un insieme di forza, determinazione e concentrazione – e rafforzare così il potere dei capi della Gerarchia, come sono costretti a fare milioni di persone. Mi credono anche quando sostengo di voler appartenere a questo mondo nonostante non sia semplice fingere di essere uno di loro: se voglio sopravvivere dovrò scalare i ranghi dell’Accademia, trovarmi degli alleati e consolidare il mio status. Perché se i senatori della Gerarchia dovessero scoprire la mia vera identità, mi ucciderebbero.
Negli ultimi anni le circostanze della mia vita mi hanno trasformato in un attore convincente. Il trucco, ho scoperto, è costringermi a credere che quello che sto dicendo è vero. Non solo dire una bugia, ma anche immaginarmi il contesto nella mia testa. Immaginare come mi sentirei, cosa farei. Cancellare la verità del passato e sostituirla con una falsa, senza semplicemente sovrapporla.
The Will Of The Many – La Volontà dei Molti, James Islington
La Gerarchia e la scalata sociale degli avari
La Repubblica premia le persone che prendono, non quelle che lo meritano.
The Will Of The Many – La volontà dei Molti, James Islington
Si potrebbe quasi dire che The Will Of The Many tra le connotazioni da epic fantasy ne nasconda alcune attribuibili al genere distopico. A seguito del Cataclisma, infatti, la società della Repubblica di Caten è stata riorganizzata nella Gerarchia, una struttura piramidale composta da classi sociali e al cui vertice si trova un senato composto da Esercito, Religione e Amministrazione, e un Princeps. Per ottenere lo status di cittadino della Repubblica, bisogna prestare giuramento a un’Aurora Columnae e cedere un pezzo della propria volontà. Lo volontà è sì ciò che permette al singolo individuo di compiere delle decisioni, ma anche un agglomerato di forza e vitalità che concedono a chi lo riceve poteri fuori dalla norma. Man mano che si sale lungo nella piramide gerarchica, si assume la volontà delle persone di rango inferiore ed è questo ciò che rende la Gerarchia un governo fondato sull’elogio all’avarizia. Viene anche detto all’interno del romanzo: tutte le forme di governo nascono difettate, perché scaturite da un’idea umana, e Caden ne è l’esempio migliore.
In una società in cui il merito non viene riconosciuto, ma solo la sete di potere, è inevitabile che i suoi membri diventino spietati e ostili verso i propri simili. Lo si vede nella continua competizione tra Esercito e Religione, per i quali è inevitabile trovare un riferimento allo scontro tra potere temporale e spirituale; lo si vede nell’Accademia, dove gli studenti imparano prima a mettersi i bastoni tra le ruote e poi a collaborare (rigorosamente per un tornaconto personale); e lo si vede nelle campagne di conquista che la Repubblica avvia senza nessun preavviso nei confronti delle popolazioni che hanno scelto di non piegarsi al volere della Gerarchia.
Non sorprende, dunque, quando gli Anguis – un gruppo anarchico che rifiuta il potere della Repubblica – decidono di prendere in mano la situazione, anche se dovesse costare la morte di innocenti.
Un sistema equo può funzionare soltanto se c’è un metodo imparziale per assegnare il merito. Quando non sono presenti né orgoglio né egoismo. Il che vuol dire che un sistema equo non può esistere là dove sono coinvolte delle persone.
The Will Of The Many – La Volontà dei Molti, James Islington
Vis Telimus, un protagonista che sa giocare sporco
Non puoi essere libero se hai paura di morire.
The Will Of The Many – La Volontà dei Molti, James Islington
La narrazione è in prima persona e al presente: una combinazione che permette al lettore di entrare nella testa di Vis e di accompagnarlo passo dopo passo nella sua avventura.
Prima di finire all’orfanotrofio di Letens, Vis era l’erede del re di Suus, un’isola colonizzata brutalmente da Caten. Dopo essersi messo in salvo e aver cambiato la sua identità, Vis prende servizio come guardiano delle prosciugatrici, dei marchingegni che servono per prosciugare la volontà dei criminali. Oltre a questo lavoro poco gratificante, Vis è anche un combattente nelle lotte clandestine, ed è qui che cattura l’attenzione di Ulciscor. L’uomo, dopo averlo adottato, lo assolda come spia da introdurre all’interno dell’Accademia. Non che Vis abbia molta scelta: se dovesse rifiutarsi, il destino che lo attende è proprio dentro una delle prosciugatrici che conosce tanto bene.
Allo stesso tempo, Vis entra in contatto con la misteriosa Sedotia, un membro degli Anguis che non solo conosce la sua vera identità, ma che gli promette un modo per vendicare la sua famiglia – ad un prezzo che, però, Vis non è sicuro di voler accettare. È così che Vis si cala nei panni di uno studente ambizioso che vuole scalare le gerarchie accademiche o in quelli del Catenicus – un titolo che gli viene attribuito dopo aver eroicamente salvato la popolazione da un attentato e che lo rende sia un simbolo per il popolo, sia un bersaglio per i suoi nemici.
Il sanguinamento può essere tamponato, Vis. Le ferite si rimarginano. Il taglio vale la pena solo se c’è del veleno sulla lama.
The Will Of The Many – La Volontà dei Molti, James Islington
Vis ha un carattere molto interessante per un protagonista: è scaltro, un abile bugiardo e calcolatore, tutte qualità che gli hanno permesso di sopravvivere dopo che la sua famiglia è stata assassinata. È prono alla rabbia, difetto che di contro lo porta a perdere la tanto agognata pazienza e a menare le mani. Spesso Vis pecca anche di arroganza e sottovaluta le altre persone. Si crede un po’ il migliore in ogni ambito. D’altronde, era un principe, e come tale è stato cresciuto. Per questo motivo è bello vedere quando realizza di essersi sbagliato. Per quanto Vis sia intelligente, è pur sempre un ragazzo infilato in una situazione più grande di lui: vittima di conflitti d’interesse costanti, solo, impossibilitato dall’idea di fidarsi di qualcuno che non sia se stesso. Ha nostalgia di casa e non si è mai dato il giusto tempo per elaborare il lutto dei propri familiari, e sono tutti questi fattori che, qualche volta, lo portano a commettere degli errori, anche madornali. È sia grazie a essi che alla sua voglia di rimediare che si ha la possibilità di vedere il suo lato più umano, uno in cui la compassione e il senso di rivalsa fanno da padroni.
Nel corso della storia, nonostante la sua elevata diffidenza e riluttanza, Vis stringe amicizia con diversi personaggi: primo fra tutti Callidus, un ragazzo fin troppo preparato per trovarsi in Settima classe. Callidus è estremamente leale e, dopo che Vis lo difende dai bulli, si dimostra un acquisto prezioso per il protagonista, più a livello emotivo che altro. Eidhin, all’inizio presentato come un ragazzone burbero, è in realtà qualcuno su cui si può contare, soprattutto nell’odio condiviso verso la Gerarchia. Poi ci sono Aequa ed Emissa, due ragazze che segnano entrambe il percorso di Vis: la prima come alleata e rivale, la seconda come manifestazione della gioia che per Vis è sempre più difficile trovare. In conclusione, Vis è un protagonista per cui è impossibile non fare il tifo e dal quale ci si possono aspettare delle vere e proprie follie machiavelliche.
Accademie, labirinti, navi volanti e intrighi politici: tutte le strade portano a Roma!
In The Will Of The Many sono innumerevoli i riferimenti all’Antica Roma: si possono riscontrare nel vestiario dei personaggi, nella presenza di ludi tra gladiatori, nelle naumachie, nelle Necropolis e nel Pantheon di divinità, e nella sete di conquista che muove la Repubblica. Per lx appassionatx, una chicca potrebbe essere quella di andare a cercare i casi di nomen omen tra i vari personaggi.
L’Accademia è di sicuro uno dei luoghi principi di tutto il romanzo, nonché uno di quelli in cui avvengono la maggior parte degli eventi. Rispecchia la suddivisione in classi della società: lì dove la gerarchia ha i Sextii, l’Accademia ha i Sesti e così via. A capo dell’Accademia si trova Veridius, il Principalis, un uomo all’apparenza affabile di cui però Ulciscor non si fida, al punto tale da diventare l’obiettivo dello spionaggio di Vis. Gli Iudicium sono i giochi dell’Accademia, una sorta di esame finale a cui partecipano gli studenti che hanno raggiunto il grado più alto; per prepararsi a essi, gli studenti si allenano nel Labirinto. Questa struttura è composta da pannelli mobili che si attivano grazia al parabraccio, un guanto alimentato a volontà che permette a chi lo indossa di controllare i percorsi del Labirinto e di cambiarli.
Sebbene tutti reputino l’Accademia come il luogo più sicuro della Gerarchia, è anche vero che Vis viene a conoscenza di fatti inquietanti legati alle sparizioni misteriose dei suoi studenti. Che si celi altro dietro la competizione che i precettori fomentano nei loro allievi?
La decisione potrà essere anche stata presa dai pochi, Diago, ma è stata la volontà dei molti a uccidere la tua famiglia.
The Will Of The Many – La Volontà dei Molti, James Islington
Waiting for The Strenght Of The Few
Più forti insieme.
The Will Of The Many – La Volontà dei Molti, James Islington
The Will Of The Many – La Volontà dei Molti si pone come l’inizio perfetto per una seria avvincente, emozionante e ricca di colpi di scena. La narrazione di questo primo volume è serrata e non lascia spazio a punti morti (lo conserva per altri tipi, di morti). Questa caratteristica potrebbe essere più ostica per lx lettorx che preferiscono un’attenzione maggiore verso lo sviluppo dei traumi dei personaggi. Il finale è aperto e inaspettato e lascia il lettore a chiedersi: a quando il sequel?
La Redazione è lieta di poter fornire una risposta: nella sua newsletter, James Islington ha fatto sapere ai suoi lettori di aver inviato al proprio editore il sequel di TWOTM, The Strenght Of The Few, la cui pubblicazione è prevista per la prossima primavera. Inoltre, l’autore ci fa sapere che ha già cominciato a lavorare a Hierachy #3 (“Work on Hierarchy #3 is officially underway! I do have a title but am not 100% settled on it yet, so that’s something I might save for December’s update”, dagli aggiornamenti del blog di James Islington). Non ci resta che attendere e avere un po’ di forza di volontà!
Infine, si ringrazia Fanucci Editore per aver inviato una copia del libro in cambio di una recensione onesta.