OPINIONISTA
Bussola letteraria: guida al dark fantasy

Bussola letteraria: guida al dark fantasy

Il genere fantasy è stato sempre sotto i riflettori per via delle sue numerosissime sfumature. In Italia il dark fantasy sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni attingendo a due tipologie di generi: l’horror e, ovviamente, il fantasy. La nascita di questo genere letterario riceve diverse influenze letterarie, culturali e storiche. Grazie alle sue tinte oscure e alle sue ombre arricchite da elementi del fantastico, il dark fantasy non può che ammaliare il lettore.

Influenze letterarie del dark fantasy: letteratura gotica, E. A. Poe e i Grimm

Sebbene sia difficile fissare una data precisa per la sua comparsa, si possono individuare alcuni momenti fondamentali che hanno contribuito alla sua evoluzione. Il punto di partenza per la nascita del dark fantasy è individuabile nella letteratura gotica. Nel XVIII, per i mutamenti che attraversano la società, nasce la curiosità per l’ignoto. Dal gotico il dark fantasy prende le ambientazioni cupe e misteriose unite a elementi sovrannaturali e le opere di questo periodo che maggiormente hanno contribuito al suo sviluppo sono Il castello di Otranto di Horace Walpole e Frankenstein di Mary Shelley. Un secolo dopo troviamo un altro autore fondamentale per il dark fantasy,  Edgar Allan Poe. Con le loro atmosfere tetre, pregne di terrore psicologico e oscurità, opere come La caduta della casa degli Usher e Il corvo sono diventate un punto di riferimento per il genere.

Dark fantasy

Un altro importante contributo alle radici del dark fantasy arriva proprio dalle Fiabe dei Fratelli Grimm. Nonostante siano spesso associate all’infanzia e al genere fiabesco, le loro fiabe presentano temi cupi, creature sinistre come le streghe e situazioni di pericolo. Le storie dei Grimm hanno plasmato un’atmosfera narrativa che è confluita nel genere del dark fantasy, offrendo spunti e ispirazioni per gli autori contemporanei.

Altre influenze: il fantasy epico di J. R. R. Tolkien e il dark fantasy di Gertrude Barrows Bennett

Sebbene J. R. R. Tolkien sia stato un autore strettamente associato al fantasy epico, l’impatto delle sue opere si riflette nei sottogeneri della letteratura fantasy. Tolkien ha creato mondi complessi, personaggi intriganti e narrato di situazioni oscure contribuendo all’evoluzione del genere fantasy nel suo complesso. I suoi elementi sono stati poi ulteriormente adattati e sviluppati per esplorare le tematiche più tenebrose e cupe proprie del dark fantasy.

Dark fantasy

La scrittrice Gertrude Barrows Bennett è riconosciuta come la pioniera del dark fantasy moderno grazie alla sua primissima opera The Citadel of Fear, scritta sotto lo pseudonimo di Francis Stevens. Attingendo anche dal genere horror, Bennett dà vita a una storia ricca di avventure e ambientazioni affascinanti, popolata da personaggi misteriosi e creature sovrannaturali. The Citadel of Fear è noto per la sua narrazione avvincente, la combinazione di elementi fantasy e horror e per la sua capacità di trasportare i lettori in un mondo immaginario pieno di enigmi e avventure.

Dark fantasy e horror a confronto

In passato, il dark fantasy era spesso etichettato come un sottogenere dell’horror, ma col tempo ha acquisito una sua identità autonoma. Sebbene accumunati dalla capacità di provocare brividi lungo la schiena, horror e dark fantasy differiscono nella rappresentazione degli esseri sovrannaturali e dei mostriIl dark fantasy condivide poi molte caratteristiche con il fantasy tradizionale, come mondi immaginari, magia e creature fantastiche, ma se ne distingue per il suo tono oscuro e spesso pessimista. Gli elementi essenziali del dark fantasy sono:

1. Atmosfera tetra: i romanzi dark fantasy includono: descrizione di luoghi cupi e desolati come castelli in rovina, cimiteri e foreste oscure. Le atmosfere del dark fantasy spesso presentano tonalità cupe e malinconiche. Questi ambienti possono riflettere gli stati d’animo dei personaggi o contribuire a un senso di oppressione nella storia.
2. Moralità dubbia: i personaggi del dark fantasy raramente sono completamente buoni o cattivi, sono i cosiddetti personaggi morally grey. Hanno una psicologia complessa, ambigua e sono spesso costretti a prendere decisioni moralmente difficili. Soprattutto il lettore tende a simpatizzare con il personaggio ma non approva le sue idee o azioni.
3. Creature oscure: elemento preso dal genere horror, le creature all’interno del genere dark fantasy possono essere terrificanti e bizzarre ma con una coscienza più umana di quelli che conosciamo negli horror. Vampiri, licantropi, non morti e entità lovecraftiane sono spesso protagonisti.
4. Elementi magici corrotti: l’uso della magia all’interno del dark fantasy corrompe i maghi o chi ne usufruisce, spingendo il personaggio a divenire l’antieroe. Vi sono spesso elementi tabù, quali ad esempio sacrifici umani e non, ma necromanzia o riti demoniaci.
5. Conflitto tra Luce e Oscurità: il conflitto tra bene e male nel dark fantasy si presenta in una forma più sfumata e complessa rispetto ad altri generi. Mentre il bene e il male sono ancora temi centrali, nel contesto del dark fantasy, spesso si mescolano e si sovrappongono, offrendo una visione più ambigua dei personaggi e delle loro azioni.

Anne Rice e il suo contributo al dark fantasy

Anne Rice ha contribuito all’evoluzione del dark fantasy con la sua serie di romanzi Le Cronache dei vampiri. Iniziando con il romanzo Intervista col Vampiro, ha avuto un impatto notevole nel plasmare l’immagine popolare dei vampiri stessi. L’autrice reinventa la visione del vampiro tradizionale, trasformando i suoi personaggi da bestie assetate di sangue in vampiri dotati di una profonda umanità, desideri e tormenti interiori. Suscita nel lettore empatia per i suoi personaggi grazie alle loro psicologie complesse. I vampiri di Anne Rice sono stanchi di vivere o, meglio, sono stanchi di essere troppo umani ma sono pure mossi da una pulsione di morte.

È plausibile affermare che Intervista con il vampiro si qualifichi anche come un romanzo filosofico. L’ambientazione è radicata in un contesto storico-culturale molto accurato e la precisione con cui Louis narra la sua storia dona un’impronta di realismo all’intera narrazione. Il vampirismo di Louis funge poi da pretesto narrativo per esplorare a fondo la sua identità e contemplare il significato della vita nonostante sia estraniato da essa. Egli, pur essendo un vampiro, mantiene l’animo di un essere umano, una peculiarità che lo distingue dagli altri della sua specie.

Elric di Melniboné di Michael Moorcock

L’autore Michael Moorcock segna indelebilmente gli inizi degli anni ‘60 con la pubblicazione di Elric di Melnibonè. Elric, protagonista della storia, ci viene introdotto come il perfetto antieroe: ha una morale molto controversa e si trova spesso a dover combattere contro le proprie ombre interiori. Attraverso Elric l’autore esplora temi esistenziali e profondi quali la lotta con la mortalità, il destino e la natura umana. L’atmosfera narrativa è sicuramente ciò che colpisce maggiormente e che ha contribuito a costruire il dark fantasy per come lo conosciamo. Lo stile dell’autore è sofisticato e raffinato e trasporta il lettore in un universo complesso, governato da leggi magiche, incantesimi e superstizioni.

Allo stesso tempo, l’autore dimostra una competenza eccezionale nel sondare le profondità psicologiche e nel caratterizzare i personaggi che si susseguono in una sorta di ciclo narrativo. Le molteplici e affascinanti tematiche affrontate si intrecciano in una storia che esplora destini, scelte, consapevolezza e autoaccettazione. Elric, un precursore di molti altri antieroi letterari del genere dark fantasy, affascina per la sua viva e palpabile emotività, per la sua capacità di autoanalisi, per la sua estasi e tormento, e per la struggente lacerazione dell’anima che sperimenta in senso puro.

The Witcher: lo strigo Geralt

La saga di Geralt di Rivia, scritta dall’autore polacco Andrzej Sapkowski, è un’esemplare iconico del genere dark fantasy. Adatta sia in una serie di videogiochi e nella famosa serie Netflix, la saga si compone di diversi libri e raccolte di racconti ed è ambientata in un mondo dove la magia, i mostri e gli intrighi politici si intrecciano in una trama intricata e inquietante. Seguiamo le avventure di Geralt, cacciatore di mostri noto come Witcher o strigo, un essere umano mutato e con abilità sovrannaturali per combattere creature malvagie.

La forza della serie risiede nella caratterizzazione dei personaggi. Il suo senso morale e le sue zone grigie fanno di Geralt un protagonista affascinante e complesso ai nostri occhi, mentre la sua abilità nel combattimento e le sue sfide personali lo rendono avvincente e intrigante. Insieme a lui, personaggi come Yennefer e Ciri aggiungono ulteriore profondità emotiva. La saga presenta una varietà di storie, dalle avventure di caccia ai mostri, agli intrighi politici, passando dalle relazioni interpersonali e i conflitti tra umani e creature sovrannaturali. Questa diversità contribuisce a mantenere il lettore costantemente coinvolto, fornendo una gamma ampia di esperienze narrative tipiche del dark fantasy. La prosa di Sapkowski è accattivante, con dialoghi taglienti e combina abilmente l’umorismo con momenti più intensi, creando una lettura coinvolgente e appassionante.

George R. R. Martin, il padre del moderno dark fantasy

I libri della saga di Game of Thrones scritti da George R. R. Martin hanno conquistato il pubblico e la critica dell’ultimo decennio. Essi presentano una vasta gamma di personaggi estremamente complessi, ognuno con le proprie motivazioni, ambizioni e sfumature psicologiche, cosa che li rende reali e coinvolgenti. Martin mostra come i concetti di bene e male siano sfumati e spesso controversi ed esplora la complessità morale attraverso le scelte dei suoi personaggi. Non vengono offerti giudizi netti sulle azioni dei suoi personaggi, tocca allo stesso lettore il compito di valutare le loro azioni. Il mondo creato da Martin è crudele e tenebroso, caratterizzato da violenza, inganni, guerre e ingiustizie. Nessun personaggio è al sicuro, e questo aspetto rende la serie già realisticamente cruda ancora più coinvolgente e imprevedibile. 

Il dark fantasy italiano: due consigli imperdibili

Il dark fantasy nell’editoria italiana ha consolidato la sua presenza grazie a una variegata gamma di autori e opere che hanno contribuito a plasmare un panorama ricco e appassionante. In un mercato dominato da diversi generi letterari, il dark fantasy ha trovato un suo spazio distintivo, affascinando i lettori con mondi fantastici permeati da una vena oscura.

Il ritorno del vampiro tradizionale: La Vehlot saga

Con i suoi tre romanzi della Vehlot saga, l’ultimo uscito qualche settimana fa, Chiara Bastianelli ci fa addentrare nella mente dell’antieroe Sariel. Il romanzo attinge dalle tinte del gotico ma soprattutto del dark fantasy, poiché i suoi personaggi principali si dimostrano sempre più umani in un mondo fatto di intrighi religiosi e destini intrecciati. Sariel, il vampiro ancestrale di cui avevamo parlato in un precedente articolo, nel secondo volume ha una vera e propria evoluzione ed è lui stesso ad accompagnarci nel suo animo dalla dubbia moralità e dalle tinte crudeli. La magia della penna di Bastianelli risiede proprio nell’abile attenzione con cui tratteggia le psicologie dei personaggi e l’ammaliante worldbuilding.

Personaggi grigi e immorali: L'occhio del Gufo

Romanzo di esordio di Andrea Butini, L’occhio del Gufo ci trasporta in un piccolo paesino immerso nella nebbia e umidità. Un romanzo non solo che colpisce per la sua prosa, o semplicemente per via delle sue tinte dark, ma per via della moltitudine di sottotrame e intrighi che permeano all’interno delle pagine. L’occhio del gufo esplora la moralità umana e quanto la linea sottile tra bene e male sia così importante. La forza del romanzo sta sicuramente nel worldbuilding e nel ritratto delle profondità dell’animo umano. Il libro abbraccia tanto il fantastico epico quanto il dark fantasy e intreccia il mondo ultraterreno con creature misteriose. Questo romanzo non è però per tutti, ha molti trigger warning e in alcuni punti potrebbe urtare la sensibilità del lettore (vi è la necessità di uno stomaco molto forte). Emozioni e adrenaline sono alle stelle  durante la lettura del romanzo di Andrea Butini e raggiungono l’apice nel finale,  che ci lascia proprio sul più bello invogliandoci a leggere i prossimi due volumi in uscita!

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