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Tim Burton, il regista degli esclusi

Tim Burton, il regista degli esclusi

Qual è la prima cosa che viene in mente se dicofilm di Halloween“? Io penso subito a lui, a Tim Burton e alla sua filmografia spettrale e unica nel suo genere. Penso ai suoi film più noti come Beetlejuice – Spiritello Porcello, Sweeney Todd, Dark Shadows e poi ovviamente a La sposa cadavere e a The Nightmare Before Christmas, che è un film di Halloween e non natalizio, come dichiarato dallo stesso regista Henry Selick e confermato più tardi da Tim Burton stesso, che ne ha curato la sceneggiatura. 

Io a Tim Burton voglio proprio bene, è uno di quei registi che apprezzo per la sua riconoscibile unicità, per il suo stile grottesco e fiabesco al contempo, che negli anni mi ha fatto scoprire e innamorare di personaggi sempre più straordinari: vampiri, spiriti maligni, fantasmi e morti-non-morti sono solo alcuni dei suoi protagonisti ricorrenti, che fanno parte della grande e inquietante famiglia degli orrori, ma a questi se ne aggiungono tanti altri meno spaventosi ma ugualmente affascinanti.

Quel genio di Tim Burton

Tim Burton, il genio creativo degli incompresi e degli esclusi: così mi sento di riassumere l’arte di fare cinema di Tim Burton, recentemente approdato in Italia, prima a Torino per l’inaugurazione della sua mostra al Museo Nazionale del Cinema e poi a Roma per accompagnare Monica Bellucci sul red carpet in occasione della Festa del Cinema di Roma.

La filmografia di Tim Burton è ricca di personaggi estrosi e inverosimili. Tutte le sue creature sono entrate a far parte del nostro immaginario collettivo con grazia e garbo e viene quasi da sorridere se pensiamo che i suoi personaggi nel “mondo reale” sarebbero dei reclusi, esclusi dalla nostra società perché troppo bizzarri e diversi. Eppure Tim Burton ha creato per loro un universo narrativo dove vige la loro esclusività, dove si fa beffa della società tirchia e repressa, per dare invece libero sfogo alla sua folle e originale creatività, che vive di due aggettivi fondamentali: quella di Burton è una cinematografia bislacca e inquietante, un pauroso e bizzarro mondo di disegni in stop motion che si animano a ritmo di musiche iper particolari.

La sua gotica filmografia: da La sposa cadavere a Mercoledì

L’arte per i disegni macabri e affascinati, è una dote che il piccolo Tim Burton aveva già ai tempi di scuola, quando disegnava mostriciattoli per crearsi dei nuovi amici. Era il primo estraneo al gruppo dei suoi compagni, escluso da tutti e tutto. Ha iniziato a mettere su carta le sue leggendarie fantasie e a costruirsi il proprio mondo perfetto, popolato da creature in primis escluse e considerate strane ma che lui invece ha sempre trovato amabili e degne di ulteriore amore e comprensione. 

Così nasceva la sua Sposa Cadavere e il suo amato Victor, arriveranno poi Jack e Sally dalla città di Halloween, Halloween Town per gli amici più fidati. Sarà anche il turno della sua personale Fabbrica di Cioccolato di Willy Wonka, un leggendario Johnny Depp che cammina sulle orme del suo predecessore Gene Wilder, dando al personaggio di Wonka un gusto più torbido, pur rimanendo un essere ammaliante. Sempre Johnny Depp sarà il Barbiere di Sweeney Tood – film con un cast eccelso da rivedere assolutamente questo Halloween.

Non saranno solo personaggi strani, e per certi versi spaventosi, a rendere egregia la carriera cinematografica di Tim Burton: a questi si unisce la combriccola di personaggi folli e meravigliosi direttamente da Alice in Wonderland, ispirazione grottesca e matura del romanzo di Lewis Carroll. Per certi versi la versione di Burton è anche più fedele all’opera originale di casa Disney, ma questo potrà essere argomento di prossimi close up.

Oltre ai già citati, Burton dirige i film Big Fish, il simpatico Mars Attack, il raccapricciante Dumbo versione live action, James e la Pesca Gigante, il meraviglioso e mal capitato Big Eyes, Ed Wood, il glorioso Il Pianeta delle Scimmie e la triade cinematografica dedicata a Batman con Michael Keaton nei panni del supereroe. E solo un anno fa il suo approdo in casa Netflix: la serie tv Mercoledì, la maggiore della Famiglia Addams, che vede una brillante Jenna Ortega frequentare la Nevermore, scuola ispirata ai racconti dell’orrore di Edgar Allan Poe. In assoluto il suo progetto più teen e capace di accontentare un pubblico vastissimo. Tra l’altro, se vi va di scoprire quali riferimenti alla letteratura gotica compaiono in Mercoledì, abbiamo scritto un articolo a riguardo che trovate cliccando qui.

L'abbraccio di Tim Burton: perché dovreste recuperare uno dei suoi film ad Halloween?

Tim Burton ad Halloween è un must have, soprattutto se, come me, mal tollerate gli horror pesanti e col solo fine di spaventare lo spettatore. Si tratta di un regista che vuole inquietare il suo pubblico, ma mai terrorizzarlo completamente davvero, anzi i suoi film diventano una gotica ninna nanna, un favola a tinte dark che abbraccia e consola lo spettatore. Quello di Tim Burton, non è solo il cinema per lo spettatore cinefilo e che ama le storie del buio, dove scheletri e coppie di innamorati fantasmi fanno da padroni di casa. Tim Burton con i suoi film accoglie tutti noi che ci sentiamo inadatti, sbagliati e inadeguati. Noi che terrorizziamo il mondo con le nostre stramberie magiche e folli, noi che preferiamo il silenzio alle urla e che passeremmo giornate intere a confonderci tra gli stessi personaggi di Burton, perché le sue creature orrorifiche hanno una capacità emotiva ed empatica molto più grande di altri che vaneggiano altruismo. 

I personaggi e le storie di Tim Burton, e lui in persona, sono un tripudio di gloriosa e mistica accoglienza indipendente dai tuoi difetti e da quelli che gli altri chiamano “errori”. I suoi personaggi vanno oltre l’apparenza e vedono, valutano e accolgono solo il tuo scheletro, i tuoi sentimenti nascosti e che spingono pur di emergere.

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