OPINIONISTA
Marcia Grad Powers: libri (quasi) come terapia

Marcia Grad Powers: libri (quasi) come terapia

Ci sono alcuni libri più intensi di altri, libri che ci fanno stare bene dal punto di vista emotivo, che ci consolano e che ci tirano su in momenti bui. Alcuni libri hanno la capacità di restarci incollati, di tornarci sempre in mente e di farci sentire del vero e proprio affetto nei loro confronti. Ci sono libri che però, più di altri, sono un vero e proprio strumento per il lettore, utile in momenti complicati per trovare quella spinta necessaria per rialzarci. I libri dell’autrice Marcia Grad Powers, sono scritti proprio per questo, per aiutarci a superare ciò che stiamo affrontando, ritrovandoci in delle storie che sono scritte come delle favole.

NdA: questi consigli di lettura non hanno lo scopo di sostituirsi a figure come quella di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. In casi di necessità, di pericolo o in presenza di psicopatologie si consiglia sempre di contattare una figura specializzata. 

Marcia Grad Powers: fiabe per ritrovarsi

Nei libri di Marcia Grad Powers ritroviamo personaggi fiabeschi quali cavalieri e principesse e aiutanti “magici”, ma i veri e propri antagonisti non sono così chiari, il bene e il male non sono così dicotomicamente distinti. Ciò che è davvero importante è il viaggio che si percorre attraverso queste letture, un percorso che porta ad una specifica conclusione: una ritrovata serenità.

Marcia Grad Powers

Marcia Grad Powers è una psicologa e autrice statunitense i cui libri, pur rappresentati in una chiave fiabesca, narrano delle difficoltà emotive tipiche di qualsiasi essere umano. Si parla ad esempio di delusioni sentimentali, personali e familiari; di relazioni difficili, controllanti e caratterizzate da violenza; di aspettative genitoriali deluse. Soprattutto, questi libri raccontano come ritrovarsi in un momento difficile, come guardare il mondo da una prospettiva diversa e costruirsi gli strumenti giusti per affrontare il mondo.

Si parla di percorsi che metaforicamente rappresentano il percorso psicoterapeutico, non privi di ostacoli e difficoltà interiori ed esteriori. Non sarà il libro che farà impazzire gli appassionati di psicologia in senso lato, quelli che sono interessanti a scoprire le componenti psicopatologiche inserite all’interno di testi di narrativa, ma potrebbe essere il libro giusto per donare un po’ di speranza e spirito di iniziativa a chi intende iniziare un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta. 

Il cavaliere che aveva un peso sul cuore

Il sottotitolo del Cavaliere che aveva un peso sul cuore è assolutamente esplicativo del suo intento: “Una storia indimenticabile per ritrovare la felicità e la serenità”. Marcia Grad Powers racconta la storia di un cavaliere, celebre nel suo regno come il più grande cacciatore di draghi, titolo conquistato dalla sua famiglia da diverse generazioni. La vita del cavaliere è meravigliosa, è il migliore nel suo lavoro, ha una moglie e un figlio con cui ama vantarsi delle proprie conquiste ed è celebre per le sue capacità. È felice, fino al giorno in cui la moglie prende la decisione di chiudere la loro relazione, il figlio confessa di non voler perseguire la stessa strada percorsa dal padre e il cavaliere non riesce più a cacciare draghi.

In pochissimo tempo tutte le certezze e le sicurezze del cavaliere crolleranno e lui comincerà a percepire un peso sempre maggiore sul proprio cuore, fino a che non incontrerà qualcuno che lo aiuterà, ovvero Doc, un gufo dottore a cui piace aiutare chi è in difficoltà. Sarà grazie a questo incontro che avrà inizio un nuovo percorso. Grazie a diversi aiutanti, il cavaliere riuscirà ad alleggerire il peso che aveva sul cuore e che gli rendeva difficile vivere, cambiando la propria prospettiva e ritrovando la serenità persa. 

Questo è un libro sulla ricerca di sé nel momento in cui si sente di aver perso tutto. Per chi è caduto e cerca di rialzarsi o per chi ha bisogno di aiuto e non sa come chiederlo, leggere questo libro potrebbe essere un buon primo passo verso una rinascita. Capita a tutti di crollare, ma questo libro può rappresentare un piccolo strumento per capire di aver bisogno di rialzarsi. 

La principessa che credeva nelle favole

Victoria è una piccola principessa con grandi passioni, un carattere vivace e un’amica immaginaria, la quale altro non è che la sua parte più infantile, emotiva e impulsiva che la spinge a comportarsi non sempre secondo le regole imposte dalla sua famiglia. Per i genitori di Victoria, la famiglia reale, è necessario seguire un vero e proprio codice di regole che la piccola principessa imparerà a memoria, a costo di reprimere una parte di sé. La principessa sogna fin da bambina l’amore, un principe da amare e, una volta cresciuta, incontrerà quello che penserà essere il principe azzurro, ma non tutto andrà come lei ha sempre sognato. 

Il principe azzurro, dopo il matrimonio, si rivelerà un uomo invidioso, possessivo, violento verbalmente e sempre in collera nei confronti della principessa. Victoria, una volta acquisita una certa consapevolezza della sua situazione, ritroverà quella parte di sé repressa cercando l’aiuto di Doc, il gufo dottore già incontrato nel Cavaliere che aveva un peso sul cuore. Anche Victoria dovrà affrontare un percorso in cui, confrontandosi con le proprie paure, capirà che non potrà cambiare il principe azzurro, ma dovrà liberarsene per ritrovare sé stessa.

Marcia Grad Powers parla di dipendenza affettiva, di relazioni problematiche, di ricerca di sé stessi dopo la conclusione di una storia difficile. È un libro che può donare speranza a chi affronta un momento simile o spingerlo alla ricerca di un supporto. Una storia d’amore nei confronti di sé stessi, un tipo di amore che è necessario curare e coltivare. 

L'utilità di libri come quelli di Marcia Grad Powers

Ognuno di noi potrebbe aver ricoperto il ruolo del cavaliere o della principessa almeno una volta nella propria vita e sicuramente a qualcun altro capiterà di affrontare un momento difficile. Libri come quelli scritti da Marcia Grad Powers non solo sono necessari per riflettere su se stessi, ma possono essere ottimi regali da fare a qualcuno che sta attraversando un momento complicato e che potrebbe aver bisogno di maggiori strumenti per comprendere come interfacciarsi con la propria emotività. È difficile che qualcuno riceva quella che potrebbe essere definita un’“educazione emotiva” che trasmetta il valore delle proprie emozioni e di quanto sia importante dar loro spazio, ascoltarle e comunicarle.

Questi libri invece, soprattutto per i più giovani, potrebbero rappresentare degli strumenti utili e necessari per imparare ad ascoltare se stessi e la propria emotività. Chiaramente lo scopo di libri come quelli di Marcia Grad Powers non è quello di sostituirsi a un personale percorso con un esperto della salute e del benessere mentale, come possono essere psicologi o psicoterapeuti, ma questi testi consegnano al lettore scenari positivi cui aspirare e possono rappresentare dei veri e propri strumenti all’interno del percorso psicoterapeutico a cui poter fare riferimento. 

Nella stanza del terapeuta c'è sempre spazio per un libro

Il terapeuta utilizza tutto quello che conosce per esemplificare, narrare in chiave diversa, pure attraverso metafore, andando oltre le sue conoscenze accademiche. Ovviamente ogni psicoterapeuta avrà un metodo personale, ma non è raro che vengano utilizzati come strumenti film, fumetti, saggi e libri. Libri come Il cavaliere che aveva un peso sul cuore e La principessa che credeva nelle favole possono essere di aiuto nel fornire al paziente nuove immagini di sé, nuove modalità comunicative ed emotive con cui confrontarsi. Possono rappresentare strumenti per comunicare un personale stato d’animo, ritrovandosi in un personaggio e nelle sue difficoltà o caratteristiche.

A tutti noi lettori accade di leggere un libro ritrovandosi, dire “mi sento anche io così” quando si legge di uno stato d’animo o di una peculiarità del protagonista. A volte questo pensiero resta lì con noi, a volte lo si lascia andare. Utilizzare ciò che si legge come uno strumento personale per comprendersi, per conoscersi e per condividere aspetti di sé con qualcuno, che sia un amico o all’interno del setting terapeutico, potrebbe portare a dei benefici utili a noi in quanto lettori, ma anche alla persona con cui scegliamo di comunicare.

Perché leggere i libri di Marcia Grad Powers?

Marcia Grad Powers ha saputo diffondere insegnamenti importanti sull’amor proprio, sulla possibilità di chiedere aiuto, sull’ascolto di se stessi, sull’assunzione di una prospettiva diversa davanti alle difficoltà, senza lo scopo di infonderci una morale. Piuttosto, ci consiglia in modo tale da trovare una serenità personale e da sentirci a nostro agio nell’accettare di aver bisogno di aiuto. Si tratta di libri coccola o di libri difficili da digerire che a lettura conclusa ricordano una carezza; di libri a cui ripensare con affetto e a cui molti lettori potranno affezionarsi e consigliare, capaci di portare messaggi importanti e spingere a grandi cambiamenti positivi.

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