RECENSIONI
Prisma, la recensione (con spoiler) della prima stagione

Prisma, la recensione (con spoiler) della prima stagione

Dopo due anni di attesa, la serie tv Prisma, rilasciata da Amazon Prime il 21 settembre 2022, sta per arrivare finalmente con un nuovo capitolo. Le riprese della seconda stagione si sono concluse ad agosto 2023 e Mattia Carrano, Lorenzo Zurzolo e gli altri protagonisti della serie sono pronti a tornare. I creatori di Prisma hanno alle spalle un’esperienza che preannuncia di che tipo di prodotto stiamo parlando: Ludovico Bassegato è il regista e lo sceneggiatore delle otto puntate della prima stagione e può vantare la scrittura e la produzione di Skam Italia. Anche Alice Urciolo, la co-creatrice, è una delle autrici della stessa fortunata serie Netflix. Intanto che lasciamo scorrere gli ultimi giorni, fino al 6 giugno, parliamo della prima stagione.

Prisma, la storia di chi si nasconde

Prisma ci racconta la storia di due gemelli. Marco e Andrea (tutti e due interpretati da Mattia Carrano) vivono in una buona famiglia, sono ben voluti dai loro amici. I due hanno quel rapporto fraterno che alterna i momenti di affinità e di complicità con quelli di conflitto. Entrambi hanno le loro fragilità. Marco, il più introverso, fa fatica a uscire dal suo guscio e guarda in disparte per mesi la ragazza che gli piace, Carola (Chiara Bordi). Andrea è apparentemente più sicuro, più intraprendente, ma nasconde un segreto che nessuno conosce. C’è una sorta di seconda identità in Andrea che viene portata alla luce attraverso l’esternazione per immagini in un profilo social, NO_ONE_KNOWS_ME_LIKE in cui pubblica le sue foto vestendosi con abiti femminili, senza mai rendersi riconoscibile. Il profilo suscita l’attenzione di Daniele (Lorenzo Zurzolo), compagno di scuola che con i suoi amici fonda un gruppo trap.

Prisma

Daniele per quattro mesi crede di parlare con una ragazza di cui non conosce né nome né volto. I due provano interesse l’uno per l’altro. Ma il timore di Andrea di una reazione negativa da parte di Daniele è il principale motivo che gli impedisce di mostrarsi per chi è veramente. Nessuno conosce il suo segreto. Lui sogna il momento della fuga: dopo il liceo vorrebbe andare a studiare all’estero per poter esprimere veramente se stesso. Per questo inizia a compiere gesti, che vanno oltre la legalità, per racimolare soldi e pianificare di andare via dal Paese dopo il liceo. L’unica vera valvola di sfogo per Andrea è Raffa (Nico Guerzoni), un membro della LGBTQ+line che lo supporta e lo guida nell’accettare la sua vera natura. Gradualmente si avvicinerà anche a Nina (Caterina Forza) che, dopo un rapporto conflittuale, apprenderà la fluidità di genere dell’amico e diventerà la sua confidente.

Prisma, due sono uno... e uno è due

Con il sottofondo della cultura trap, Prisma è un prodotto che tratta con sensibilità e delicatezza problemi che negli anni dell’adolescenza sembrano amplificati e insormontabili, e quindi sono da trattare con assoluto riguardo. Sono le fragilità di un periodo di passaggio, dall’innocenza dell’infanzia all’età adulta. I due protagonisti, Marco e Andrea, rispecchiano due lati della fragilità. Marco è chiuso in questa bolla di timidezza e antisocialità, accerchiato solo dagli amici più fedeli. Andrea vive nel suo mondo e nasconde più facilmente tutto ciò che lo turba, il suo sentirsi non solo uomo, ma anche donna, una parte di sé che, attraverso una poesia delle immagini, riserva unicamente al suo profilo social anonimo. Ad aiutare questo percorso è il libro, consigliato da Raffa, Dolore minimo di Giovanna Cristina Vivinetto, raccolta di poesie che esprime la condizione transessuale.

I due fratelli, perennemente vicini, ma anche in conflitto sono speculari non solo alla vista, ma anche nei caratteri. Prisma è uno spaccato di vita che ci viene mostrato sia con leggerezza sia con profondità, con una vasta gamma di personaggi, interpretati con riguardo dai rispettivi attori, che rivelano la duplicità in tutti suoi aspetti. Il tema del doppio è ricorrente e si rivela all’inizio dell’ultima puntata quando i gemelli, da bambini, leggono un racconto delle Metamorfosi di Ovidio, quello di Ermafrodito e della ninfa Salamace che vengono trasformati in un’unica persona, metà donna e metà uomo. La serie non utilizza un linguaggio contorto, astruso, ma è semplice e lineare e le fragilità dei personaggi vengono trattate con il tatto dovuto. Tutto sembra in perfetto equilibrio, come lo è la caratterizzazione dei personaggi: ognuno di loro ha il suo punto di forza, ma ha anche il suo punto debole.

L'importanza delle scene

E queste difficoltà sia interiori che esteriori entrano in contrasto e segnano i ragazzi attraverso i primi problemi che si palesano nella vita, quelli dell’adolescenza. Con lo scorrere degli episodi si può vedere come ragionata è anche la fotografia, che supporta i titoli delle puntate. Come ci può già suggerire la parola “prisma”, ogni episodio si basa su un colore, quelli canonici dell’arcobaleno, fino all’ultimo, il bianco, che racchiude tutti i precedenti. Ognuno di questi colori è visivamente presente sulla scena in maniera preponderante, senza risultare eccessivo. C’è sempre un elemento, una tenda, una maglietta che armoniosamente si installa tra tutti gli altri componenti della scena, facendo ricordare allo spettatore che quel colore assume un definito significato.

Prisma

Anche le scelte musicali dimostrano un equilibrio affascinante: alle canzoni trap prodotte da Daniele e i suoi amici, Ilo e Vittorio, si contrappone la profondità di (No one knows me) like the piano di Sampha, brano che dà il nome al profilo social di Andrea e che permetterà alla fine a Daniele di conoscere il vero volto della persona con cui chatta da mesi. Si contrappongono anche canzoni old style, come Vivo di Andrea Laszlo de Simone, che fanno da sottofondo ai momenti privati del protagonista quando vuole esprimere la sua identità di genere. Ciò che forse può risultare ridondante, sebbene chiarisca in maniera esplicativa il passato dei protagonisti, è l’alternanza dei momenti dell'”oggi” con i flashback, che spesso si accumulano in maniera eccessiva. Il finale è sospeso, lascia l’ombra del dubbio su cosa accade ad Andrea e Daniele. Ma non ci resta che scoprirlo nella seconda stagione, in arrivo tra pochissimi giorni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *