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Il flauto magico, uno YA tutto ispirato a Mozart

Il flauto magico, uno YA tutto ispirato a Mozart

Fanucci editore ha portato in Italia nel dicembre del 2022 il romanzo Young Adullt Il flauto magico, scritto dall’autore tedesco Hendrik Lambertus. Dopo aver studiato Letteratura tedesca, scandinava e indiana, Lambertur ha fondato un laboratorio di scrittura e ha trasformato questa attitudine in una vera e propria vena creativa: infatti l’autore si diverte a creare saghe popolate da mondi magici e da finali fiabeschi. Il flauto magico non fa eccezione, regalandoci una fiaba in piena regola, con tanto di principessa rinchiusa nella torre e drago da sconfiggere. 

L'opera di Mozart si fonde al light academia

Un prestigioso collegio immerso nelle montagne austriache. Un futuro luminoso nel mondo della musica. Un libro misterioso pieno di ricordi e simboli esoterici. Tutto questo si pone dinanzi al cammino di Tim, il protagonista della nostra storia. Tim è un ragazzo timido ed introverso che ha appena subito la perdita di suo padre, gravemente malato. Il suo sogno è quello di diventare un cantante lirico e la strada per il successo sembra spianata quando gli si presenta l’occasione di entrare nel Collegio Mozart, una scuola dedicata alla musica, dove il suo stesso padre era stato studente. Ma non è tutto oro ciò che luccica e ben presto Tim si renderà conto delle ombre che aleggiano attorno alle mura di quella scuola. 

Immagine dal film in uscita tratto dall’omonimo romanzo Il flauto magico

Spaesato dalla severità e dalla grandezza del Collegio Mozart, Tim troverà rifugio nelle pagine del libro che suo padre gli ha donato prima di morire: una vecchia copia di Il fluato magico, ultima opera di Mozart. Grazie agli appunti criptici scritti da suo padre sulle pagine del libro, Tim scoprirà un modo per accedere al magico mondo dell’opera lirica di Mozart, dove spetterà a lui indossare i panni del principe Tamino e compiere un viaggio pericoloso per salvare la principessa Pamina. 

Il flauto magico: un fantasy sociale

La trama del romanzo di Labertus potrebbe apparire ad un primo sguardo molto banale. Effettivamente non c’è nulla di nuovo in un giovane ragazzo ricoperto dall’incombenza di diventare un eroe delle fiabe per salvare la bella principessa. Il punto forte di Il flauto magico, infatti, non è tanto la trama (appunto, un po’ ripetitiva) ma il messaggio che, come ogni fiaba che si rispetti, vuole trasmettere al lettore o alla lettrice. Tim desidera diventare il più grande cantante lirico di tutti i tempi, emulando il suo idolo, il tenore Enrico Milanesi. Il Collegio Mozart sembra il luogo perfetto dove allenare questa sua ambizione: è un posto severo, ricco di storia, dove le lezioni sono pressanti e le aspettative da parte del preside opprimenti. Ben presto Tim, insieme a noi, capirà con amarezza di quanto ci sia di sbagliato in una scuola che schiaccia la personalità dello studente per far emergere solo l’artista, inteso come macchina da palcoscenico. 

Il Collegio Mozart è l’ennesimo esempio di sistema scolastico tossico: popolata da bulli e invidie, gli studenti sono costretti ad abbandonare i propri sogni in nome di una carriera promessa, tanto luminosa quanto solitaria e dolorosa. La riflessione che il romanzo propone è fondamentale, specialmente per i lettori e le lettrici più giovani, magari ancora incerti su quale strada percorrere dal punto di vista scolastico e lavorativo. Ambizione, successo, sacrificio non possono essere sostenuti senza passione, sanità mentale e unione. Il mondo di Il flauto magico si offre come metafora perfetta: un luogo fatto di magia, bellezza e, soprattutto, musica! I personaggi spesso dimenticano che il vero motivo per cui sono in quella scuola è il loro amore per la musica, soffocato dalla costrizione del successo a tutti i costi. Quello di Tim non è solo un viaggio dell’eroe, ma un percorso formativo di un ragazzo che riscopre se stesso e le vere motivazione che l’hanno spinto a perseguire il sogno di diventare cantante. 

Il flauto magico mi è piaciuto?

Il flauto magico è un libro che forse esce un po’ dal mio target d’età (anche se la letteratura, come spesso affermo, è priva di connotazioni temporali: un libro lo si può apprezzare in modo diverso ad ogni età in cui lo si legge). La scrittura di Labertus è molto semplice, essenziale, specialmente nei primi capitoli. Tuttavia questa semplicità riesce ad imbrigliare il lettore nelle fila della storia. Ogni tanto un libro semplice, leggero, con un messaggio così diretto, può aiutarci ad osservare la realtà senza troppi giri di parole. Essendo uno YA, consiglio ovviamente il romanzo al suo pubblico in target, poiché, soprattutto in un periodo storico come il nostro, in cui tanti studenti e studentesse risentono di un’ansia sociale derivante dall’ambiente scolastico e da ciò che la società di aspetta da loro, può essere utile guardare con chiarezza l’altro lato della medaglia: una formazione, cioè, basata sull’amore per ciò che si fa e non sulle aspettative degli altri nei nostri confronti. In conclusione, Il flauto magico mi è piaciuto nonostante la sua scarsa originalità di trama, poiché, con un messaggio molto attuale, insinua nel lettore la riflessione su temi importantissimi. 

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