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Dopo Narciso la Primavera – Focus sul narcisismo

Dopo Narciso la Primavera – Focus sul narcisismo

In una società dove la parola narcisismo viene continuamente utilizzata in modo improprio, non si considera la vera natura di tale disturbo. Il libro di Federica Bosco, Dopo Narciso la Primavera, analizza le varie fasi della manipolazione relazionale con un soggetto affetto da narcisismo patologico. Il mito di Narciso, ormai famoso in tutto il mondo, ci raffigura una persona innamorata della propria immagine che muore affogata vedendosi riflessa nel fiume. Nella letteratura non esiste solo il narcisismo di Narciso, ma basti pensare anche all’analisi psicologica del protagonista del romanzo Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde. Sul blog sono stati già analizzati vari argomenti psicologici, come la grassofobia e la salute mentale tra i più giovani; oggi scopriamo alcune sfaccettature del narcisismo psicologico e come la letteratura è riuscita ad affrontare il tema.

Le quattro regole del delitto perfetto

Federica Bosco concentra il suo romanzo sul narcisismo analizzando le varie sfumature della patologia, la quale può essere overt/covert. Il narcisista nascosto instaura una dipendenza affettiva con la sua vittima e l’autrice stessa parla della sua esperienza. Il narcisismo patologico e la manipolazione-relazione ad oggi sono ancora realtà poco conosciute poiché celate a causa dell’abuso emotivo che il partner riceve. Il volume di Federica Bosco è una “guida” per metterci in guardia sulla persona che abbiamo accanto, allo stesso tempo è una trasposizione di vita e voglia di rinascere.
Il disturbo di personalità colpisce la persona nel proprio essere e nella sua integrità, ma anche gli individui (che siano dei partner o meno) sono tormentati dal narcisista. Il soggetto affetto da narcisismo, a volte, non comprende il danno che arreca a chi gli sta accanto. Ma spesso è proprio lui/lei che, come un burattinaio, gestisce la relazione e l’instaurazione della dipendenza affettiva.

La (sua) triste storia

Attualmente considerata una “New Addiction”, la dipendenza affettiva, il soggetto che si trova in questa situazione relazionale annulla la propria persona, non riuscendo più a vivere la propria vita senza avere l’approvazione dell’altro. Ma qual è l’incantesimo che queste persone fanno su di noi? La manipolazione che avviene penetra non solo nella mente ma anche nel vissuto emotivo della persona, la quale frammenta la sua vita fino a divenire l’ombra di sè stessa.
Federica Bosso ci permette di analizzare il narcisismo in ogni sfaccettatura, distinguendo quello sano da quello patologico, ovvero colui che si serve della manipolazione e della violenza psicologica per ottenere dagli altri ciò che desidera.

Il suo libro si presenta come un aiuto verso un partner narcisista e il lettore inizia a intravedere dentro di sé i comportamenti disfunzionali o meno della persona che gli sta accanto. La lettura di Dopo Narciso la Primavera ci permette di svelare e di mettere in pratica dei consigli per il nostro vissuto emotivo e sentimentale. 

Il libro è strutturato in tre parti: la prima ci concentra su che cos’è il disturbo narcisistico di personalità fino ad arrivare alle tecniche manipolative, quali il love bombing, la svalutazione, la triangolazione, la proiezione fino allo scarto e ricattura narcisistica. Il focus della seconda parte ci fa incamminare verso il lungo percorso che va dalla morte alla rinascita. I sentimenti della vittima della dipendenza affettiva sono chiari e delineati si passa dalla devastazione all’astinenza e alle varie forme di rabbia ma in particolar modo alla rinascita. L’ultima parte, dopo aver intrapreso il gran percorso tortuoso verso la luce, si concentra su com’è la nostra visione del mondo e il modo in cui ora dovremmo vedere le cose. Vi sono una serie di consigli che possono essere utili per ricominciare a vivere.

Terapia d'urto: dalla morte alla (ri)nascita

Il libro nasce per dar voce a chi, come l’autrice, si trova in situazioni di difficoltà per aver avuto un partner affetto da narcisismo patologico. L’amplificazione empatica che pervade dalle pagine ci spinge ad andare avanti nella lettura. L’autrice rompe la quarta parete per poter dare al lettore quel conforto di cui ha necessariamente bisogno. 

Bosco ci fornisce nel dettaglio una pista da seguire e a tener conto anche dei più piccoli particolari. Sappiamo che secondo DMSV il narcisismo patologico elenca le caratteristiche in dei criteri, l’autrice arricchisce le descrizioni con le varie tipologie di narcisisti: da quelli arroganti, aggressivi e teatrali a quelli nascosti, vulnerabili e insospettabili. Ma, nonostante le categorie, il soggetto cerca negli altri le energie da assorbire, grazie alle quali costruiscono il sé desiderato e le loro vittime sono scelte per i loro punti di deboli.

Le trappole emotive ricordano l’infanzia e l’adolescenza, le esperienze in famiglia, i rimproveri e le punizioni e quei silenzi dei genitori che ora ritornano, nel rapporto sentimentale col narcisista, i quali sono severi e dilanianti. Attualmente ciò che ha vissuto Bosco è una realtà totalmente celata agli occhi della società, le fonti a disposizione sono veramente poche e disponibili solo in lingua (essendo stato il mio argomento tesi posso confermarlo). Lo studio di ciò che circonda la nostra relazione o di chi ci sta accanto è essenziale per poter aprire gli occhi. Grazie a questo romanzo, alla fine troveremo delle fonti con canali Youtube, articoli scientifici e siti su cui fare affidamento. Questo gesto ci aiuta a comprendere che non siamo mai soli e che possiamo, seppur con difficoltà, rompere l’incantesimo fatto dal narcisista e finalmente rinascere.

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