
TRASH RADAR! Le Corone di Nyaxia: recappone necessario
Se fino ad oggi non avete sentito parlare di Carissa Broadbent, stiamo per rimediare. Se invece siete già alle porte della vostra libreria preferita per poter finalmente stringere tra le mani il secondo capitolo della saga di Le Corone di Nyaxia, sono qui per fare lo strillone del paese, sbandierando ciò che la critica (io) ha da dire su questa pubblicazione. Le ceneri e il re maledetto è in uscita per Oscar Mondadori, nella collana Fantastica, il 6 maggio 2025. In attesa del suo arrivo, che ne dite di rifare il punto sull’intera serie?
La trama (originalissima) di Il serpente e le ali della notte
Che tu sia un essere umano o un vampiro, le regole per sopravvivere sono le stesse: non fidarti mai, non cedere mai e proteggi sempre il tuo cuore. Sempre.
Il serpente e le ali della notte, Carissa Broadbent
Oraya è un’umana in mezzo ai vampiri, ma con Bella Swan non ha proprio niente a che vedere: è la figlia adottiva del capo supremo della sezione regnante in uno stato dilaniato da maledizioni e lotte intestine. I suoi più fedeli compagni sono dei nervi di ferro e una sproporzionata fiducia in se stessa. Quella di Oraya è una vita solitaria, ma meglio la solitudine che l’oltretomba, no?

Infatti in questa saga il rischio di lasciarci le penne è sempre dietro l’angolo perché i mostri di Carissa Broadbent sono poco addomesticati e vedono Oraya come un comodo snack. I vampiri che infestano le pagine della saga si classificano in tre casati: quello delle Ombre, quello della Notte e quello del Sangue. Ogni casata ha un potere – o una maledizione, a seconda del punto di vista – diverso. Le tre fazioni sono in lotta eterna per il trono dei vampiri, al momento nelle mani dei Notturni. Ma le sorti del regno potrebbero cambiare grazie al Kejari, un torneo il cui vincitore può ambire a vedere realizzato un proprio desiderio dalle mani della dea della morte in persona, Nyaxia. E solitamente a essere desiderata è la corona.

Come ogni eroina che si rispetti, Oraya, seppur svantaggiata, non vede via di fuga alla propria situazione se non partecipando al torneo e cercando in ogni modo di vincere. Per farlo, accetterà a malincuore l’alleanza con Raihn: spietato, infallibile, pericoloso
(bono da paura)
CHI HA PARLATO?!
(L’ennesima copia di Rhysand di ACOTAR, di Xaden di Fourth Wing, di Kingfisher di Quicksilver… Il belloccio tenebroso fortissimo che fulmina i nemici con la stessa velocità con cui fulmina le mutande della “nemica-pronta-ad-essere-amante”)
NON C’È PIÙ RISPETTO PER LE CONTROPARTI MASCHILI DEI ROMANTASY?
Dicevamo: da nemici ad amanti, con una tensione alle stelle, Oraya e Raihn si ritroveranno ad affrontare le tre sfide del torneo, gli altri partecipanti e il loro io interiore, per non parlare del tremendo desiderio che li attanaglia, forte quanto la sete di sangue.
Le Corone di Nyaxia è la saga che stavi disperatamente cercando?
Cominciamo immediatamente con un avvertimento: questa è una lettura dalla forte componente politica, nel senso che intrighi di corte, guerre geopolitiche e storiche compongono la maggioranza del libro. Questo ovviamente tende a riflettersi sulla narrazione e sul suo ritmo, che ogni tanto soffre di motore in panne, cosa che può portare a sviluppare una condizione altresì nota come la drastica sindrome della pagina di pietra: si è così stanchi di leggere che anche lo sforzo di sfogliare il libro sembra colossale. Ma se riuscirete a sopravvivere alle parti più noiose, ci sono dei picchi di adrenalina nascosti tra le pagine di questa saga!

Pensate un Divergent (per le diverse fazioni) che incontra Hunger Games (per questo fantastico torneo da cui una sola persona può uscire vittoriosa) e buttateci dentro dei vampiri, alcuni pazzi. Scuotete fortissimo il vostro cocktail per amalgamare ed ecco a voi Le Corone di Nyaxia: funziona, a tratti. Sicuramente il finale della prima dilogia (perché la saga è composta da due coppie di dilogie e uno standalone, ma ci torniamo dopo) vi terrà con il fiato sospeso. Fortuna che è appena uscito il proseguo, no?
Inizio parte spoiler!
Le ceneri e il re maledetto: parola d'ordine? Tradimento
L’amore è un sacrificio sull’altare del potere.
Le Ceneri e il Re maledetto, Carissa Broadbent
Bu-hu! Queste sono le mie lacrime di coccodrillo dopo che oh, così inaspettatamente, la nostra Oraya non solo è stata tradita dall’amante – nemici ad amanti a nemici di nuovo, ma questa volta giuratissimi – ha perso il padre e l’unica forma di protezione reale che poteva vantare nel primo libro. Nessuno vuole accettare un ex-umano ed ex-schiavo ora vampiro come proprio re, e la maledizione del casato del Sangue è sempre più fuori controllo.Voi, se foste in Oraya, cosa fareste? E se qualcuno ha per caso osato mormorare “fare un altro patto con Raihn? La prima volta è andata così bene!”, sappiate che Babbo Natale vi dovrà mettere sulla lista dei cattivi per queste dichiarazioni.

In questo secondo volume della saga de Le Corone di Nyaxia il tradimento è il padrone delle vite dei personaggi e della trama. Poteri ancestrali e arcani, vendette sanguinolente e verità scomode sono il pane quotidiano di Oraya. Svelare il passato le permetterà di affrontare il futuro? Ma soprattutto, cosa sceglierà Oraya tra il potere e l’amore? E quale delle due cose la porterà alla rovina?
Ora, io ho fatto ciò che un capitano non deve mai fare: ho abbandonato la nave. Le ceneri e il re maledetto è stato una lotta terribile e al 53% della lettura ho capito che l’unica vittima ero io. La trama, rispetto al primo libro, diventa evanescente ed è solo incentrata sul tradimento. Le prime tre o quattro volte che succede è divertente, alla lunga però stufa quando questo “plot twist” è l’unico movimento di un libro così lungo. L’energia del primo libro non è più presente e le verità che si scoprono non sono così sconvolgenti. Carissa Broadbent ha voluto creare un mondo troppo complesso per poterlo affrontare in soli due libri, e a farne le spese sono Oraya e Raihn, il loro rapporto e la pazienza del lettore. Se il primo libro ne è valsa la pena, questo secondo è una noiosa tragedia.
Il resto dell'universo di Carissa Broadbent: fine parte spoiler!
Se leggete in lingua e vi siete appassionati alla saga, non disperate! Non solo la seconda dilogia che compone la saga, la storia di Misher e Asar – che viene presentata come Una Corte di Rose e Spine che incontra l’Inferno di Dante – sarà disponibile a breve, con la pubblicazione dell’ultimo libro prevista il 5 agosto 2025, ma il libro migliore sulle fazioni vampiresche di Nyaxia è già a vostra disposizione! Slaying the Vampire Conqueror è uno stand alone, dark fantasy militare, che approfondisce gli aspetti più cruenti della guerra tra casati, in una linea temporale parallela a quella della saga principale. Può essere letto anche se di Nyaxia non ve ne frega niente, ma volete dare una possibilità a un vampiro tirannico, dal passato oscuro e che vive secondo il detto “toccala e muori”.
Altra segnalazione è la trilogia The War of Lost Hearts. Questa storia è consigliata per chi ancora si deve riprendere dalla lettura di Throne of Glass e ha bisogno di vedere un’altra Aelin a lavoro. Non la premio quindi per l’originalità, ma è pur sempre un libro coccola. Per le lettrici e i lettori che leggono solo in italiano posso consigliare di avere pazienza: non credo che le traduzioni mancanti di Le corone di Nyaxia siano così lontane!